CAM , vaccini e “higiene hypothesis”
Negli ultimi tempi si è venuta a creare in Italia una situazione complessa riguardante la pratica vaccinale . Notizie su possibili effetti negativi hanno determinato una tendenza rilevante all’astensione, portando il livello di copertura per alcuni tipi di vaccini al di sotto del 95%, con la conseguente diffusione di malattie che erano oramai divenute sporadiche, come il Morbillo. Il fenomeno ha indotto le istituzioni sanitarie a misure di difesa della pratica vaccinale, come la propedeuticità dei vaccini per la iscrizione alle scuole e le sanzioni nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni . Si può intuire quanto questo momento storico, a causa di vari aspetti di tipo sociale e culturale, sia distorsivo: in passato la richiesta di dimostrare l’avvenuta effettuazione dei vaccini per essere iscritti a scuola era prassi abituale ed accettata senza particolare resistenza. E’ negli ultimi, possiamo dire, 20 anni che si è aperto un confronto tra la comunità scientifica da una parte e gli esperti di bioetica dall’altra, sulla validità e convenienza dell’obbligo messe a confronto con un atteggiamento di scelta responsabile da parte dei cittadini, considerando che la loro capacità di informazione e la loro sensibilità alle problematiche della propria salute sono aumentate. Anche in alcuni