Tag: Medicina integrata (MI)

Medicine Complementari e Antibioticoresistenza

Il problema dell’antibiotico resistenza (AR), da diverso tempo all’attenzione della classe medica e delle Istituzioni Sanitarie a livello internazionale, ha assunto negli ultimi anni particolare rilevanza: il sistema di sorveglianza Global Antimicrobial Surveillance System (GLASS) allertato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ottobre 2015, segnala un’emergenza crescente di batteri che non rispondono agli antimicrobici utilizzati per debellarli(1). I dati sono preoccupanti soprattutto perché i patogeni non rispettano i confini nazionali, come ha dichiarato Marc Sprenger, direttore del Segretariato della resistenza antimicrobica dell’Oms , e i batteri resistenti più comunemente riportati sono Escherichia coli, Klebsiella Pneumoniae, Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae. Dei 52 Paesi iscritti al GLASS, soltanto 40 hanno fornito informazioni sui loro sistemi di sorveglianza nazionali e soltanto 22 hanno anche fornito dati sui livelli di resistenza. In Italia, la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa, fatto legato presumibilmente all’eccessivo uso di antibioticoterapia, considerando il dato che ogni giorno in Italia circa 1 milione e mezzo di persone (2,5% della popolazione) assume al di fuori dell’ambito ospedaliero, un antibiotico. Secondo il recente Report della Sorveglianza Nazionale delle batteriemie (2) l’incidenza della resistenza della Klebsiella Pneumoniae ai carbapenemi è salita dall’1,3% nel 2009 al 27% nel 2011

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La Medicina Integrata e il Paradigma Scientifico (Congresso ECIM 2012)

A Firenze il 5° Congresso Europeo per la Medicina Integrata (ECIM). Viene in mente che proprio in Toscana, a Pisa, nacque nel XVI secolo Galileo Galilei, figura dissonante con la grandezza dello scienziato da una parte e la debolezza dell’uomo dall’altra. Fu proprio Galileo ad affermare che nella scienza esistono tre tipi di situazioni: si possono avere delle evidenze empiriche non supportate da teoremi adeguati a confermarle (è l’esempio delle costellazioni che Galileo poteva vedere al telescopio senza avere a disposizione una spiegazione scientifica della loro esistenza e collocazione nell’universo), oppure teoremi complicati senza una adeguata conferma di tipo empirico, infine osservazioni affiancate da teoremi in grado di fornire per esse una spiegazione scientifica. E questa sua affermazione, ancora viva al giorno d’oggi, indica una delle differenze principali tra il modello scientifico proprio della Medicina Convenzionale (MC) e quello proprio delle Medicine Complementari (CAM): le CAM possono essere attualmente inserite nel primo gruppo, avendo a disposizione dati che confermano la loro efficacia, senza aver avuto la possibilità di dimostrare il loro meccanismo d’azione, essendo a disposizione soltanto delle ipotesi che devono avere ancora validazione; la MC viene collocata nel terzo gruppo per la maggior parte delle sue applicazioni. A distanza

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