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Osteopatia in Pediatria

del dott. Alessio Accardo, osteopata

Reflusso, coliche gassose e disturbi del sonno nei bambini: i benefici dell’osteopatia

L’Osteopatia è una forma di terapia manuale che offre un valido aiuto e supporto nella cura di molte disfunzioni e che si dimostra estremamente efficace nella prevenzione e nel mantenimento dello stato di salute.
Lo specialista, attraverso una precisa anamnesi ed una valutazione manuale iniziale, ricerca le alterazioni funzionali del corpo e risale alla causa che ha determinato la comparsa di segni e sintomi che comportano un’alterazione dell’equilibrio generale del corpo.
Formula così la diagnosi e procede con il relativo trattamento manipolativo, al fine di ristabilire una perfetta armonia funzionale di diversi sistemi e, quindi, il ripristino della salute.
L’osteopatia pediatrica in particolare, si occupa del trattamento dei bambini dal momento della nascita fino all’età adolescenziale.
Alla donna che programma una gravidanza si consiglia sempre di fare una visita osteopatica preliminare.
L’utero materno, infatti, dovrebbe accogliere l’embrione in un ambiente decisamente confortevole, ma per una moltitudine di cause questo non avviene.
Il bacino materno può presentare asimmetrie strutturali legate al sistema muscolo-scheletrico, causate da tensioni peritoneali delle pareti intestinali, da forti aderenze cicatriziali in esiti di interventi chirurgici, da anomalie nella forma dell’utero o dalla presenza di fibromi che riducono lo spazio in utero in caso di parti gemellari.
L’atto della nascita, straordinario in tutte le sue implicazioni, sottopone il bambino che sta per venire alla luce ad un uno stress sia fisico, per il passaggio forzato attraverso il canale uterino, che psicologico, per il repentino distacco dall’ambiente materno a cui il bambino è visceralmente legato.
Il passaggio della testa del feto attraverso il canale del parto è uno stimolo meccanico essenziale per lo sviluppo regolare di tutto il corpo, spesso però questo passaggio può risultare molto difficoltoso perché la testa del feto viene compressa tra le ossa pelviche con conseguente deformazione e rimodellamento delle membrane durali intracraniche, variazione della microcinetica cranio-sacrale e soprattutto alterazione
della normale fisiologia del Meccanismo Respiratorio Primario ( meccanismo che è implicato in molte e fondamentali funzioni corporee come la produzione di anticorpi, l’accomodamento dei tessuti molli e la produzione di LCR che protegge e garantisce il drenaggio del SNC).
Il cervello di un neonato inoltre è in piena maturazione e soltanto le funzioni vegetative (sonno, veglia, digestione, assimilazione, ecc.) sono pienamente espresse, per cui l’effetto globale di tali lesioni somatiche sarà maggiormente evidente causando:

  • Asimmetrie craniche e casi di plagiocefalie primarie o secondarie, spesso accompagnate da torcicollo;
  • Coliche gassose con arrossamento del viso, tensione dell’addome, irrigidimento delle braccia e flessione delle gambe che si piegano verso la pancia;
  • Reflusso gastro-esofageo;
  • Disturbi del sonno, irritabilità e agitazione;
  • Singhiozzo
  • Asimmetrie degli arti inferiori, piedi piatti o cavi, scoliosi, otiti;
  • Possibili ritardi nello sviluppo psicomotorio: nel primo anno di vita il bambino impara a stare in piedi, percorrendo le diverse tappe di sviluppo come il rotolamento, lo stare seduto, e il gattonamento.
    Se sono presenti eventuali disfunzioni a livello del bacino e della colonna vertebrale potrebbero instaurarsi delle problematiche:
    il bambino impara attraverso il movimento e il suo sviluppo cognitivo è direttamente collegato a quello che è lo sviluppo psicomotorio.
    Da un punto di vista prettamente anatomico le condizioni di alterata fisiologia che spesso si ritrovano nei bambini affetti da coliche gassose e da disturbi del sonno sono rappresentate da:
  • blocchi della cerniera cervico-brachiale e compressioni tra i condili occipitali e la prima vertebra cervicale (strutture implicate nella regolazione del ciclo sonno-veglia tramite strutture neurologiche quali il Ganglio Cervicale Superiore, il Sistema Reticolare e il Nervo Vago);
  • blocchi mono o pluri-segmentari delle vertebre cervicali, dorsali e delle coste;
  • fissazioni delle Membrane a Tensione Reciproca (che possono causare per esempio tensioni nel flusso circolatorio intracranico, alterazioni dell’equilibrio corporeo e limitazioni dei passaggi posturali infantili);
  • condizione di spasmo del muscolo Diaframmatico e di conseguenza del Diaframma Pelvico, con conseguente diminuzione cinetica del flusso venoso di ritorno, imbibizione sia dei tessuti che dei nervi vasorum, compressione tissutale nelle catene prevertebrali e paravertebrali dei gangli del sistema nervoso simpatico e dei nervi splancnici, con conseguente ritorsione sul sistema gastroenterico e del microbiota intestinale.
    Possiamo concludere affermando che l’intervento dell’osteopata è reso necessario per evitare che queste disfunzioni si strutturino e per favorire una crescita più corretta possibile del bambino.
    Ricordiamo infatti che i tessuti corporei possiedono una loro memoria e tutto rimane impresso se non trattato.

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